
Il premio
Il Premio Maculan nasce con l’obiettivo di
La competizione si rivolge a cuochi professionisti e a semplici appassionati di cucina ed enogastronomia, senza limiti di età.

La selezione
Per partecipare è sufficiente inviare la propria ricetta salata e il vino dolce in abbinamento. Tutte le proposte inviate potranno essere incluse nel ricettario pubblicato a seguito del concorso d’idee.
Tra tutte le proposte raccolte, il comitato tecnico sceglierà le 4 ricette più interessanti.
I 4 chef selezionati eseguiranno il loro piatto durante la serata finale davanti a una giuria di critici gastronomici, che assegneranno al migliore il Premio Maculan.
come funziona:
Il Premio è riservato a cuochi professionisti e non. Per partecipare è sufficiente presentare la propria ricetta di un piatto salato in abbinamento ad un vino dolce.
I 4 chef selezionati eseguiranno la loro ricetta durante la serata finale davanti ad una giuria di professionisti.
Il migliore si aggiudicherà il Premio Maculan.
EVENTO RINVIATO AL 2021
La cura e l’impegno che Cantina Maculan esercita nel produrre il suo vino sono le premesse di tutte le sue attività: è nello stile della Cantina ed è giusto nei confronti di coloro che vi partecipano. Per questo abbiamo deciso, alla luce delle restrizioni vigenti e di una situazione ancora incerta, per il rinvio dell’evento al 2021.
Come candidarsi
Leggi il regolamento in ogni sua parte e compila il form con la tua ricetta.Scadenza iscrizioni: 28 febbraio
Il Vincitore
Scopri la ricetta di Simone Gottardello, chef del ristorante EVO Bardolino e vincitore del Premio Maculan 2019
Il Vincitore
Lo chef vincitore del primo Premio Maculan si aggiudica un’opera d’arte, la divulgazione ai media nazionali della ricetta e una fornitura di vino:
La giuria
GIULIANO BALDESSARI
Fausto Maculan
Paolo Massobrio
Pier Bergonzi
Alessandra dal Monte
Andrea Radic
Luigi Costa
Marco Colognese
Claudio De Min
Ario Gervasutti
Antonino Padovese
Marino Smiderle
Alberto Tonello
Niccolò Bau
La giuria
A breve sarà svelata la giuria di qualità.

L’antica tradizione
dei vini dolci
Frutto di tradizioni antichissime, i vini dolci presentano di espressioni gusto-olfattive di grande complessità e persistenza.
La dolcezza contribuisce a esaltarne il fascino, ma al tempo stesso anche a complicarne la fruizione.
L’abbinamento per concordanza, ovvero di un piatto dolce a un vino dolce, non è sempre ideale: dolcezza su dolcezza può risultare talvolta stucchevole.
L’accostamento con un piatto salato riserva invece grandi sorprese. L’amaro, il salato, la grassezza possono stimolare nuovi abbinamenti e aprire nuove frontiere eno-gastronomiche.
Un Premio allo chef che saprà creare il miglior piatto, promuovendo una nuova sensibilità verso questa tipologia di vini e diventando esempio per colleghi, appassionati e foodblogger.

Frutto di tradizioni spesso antichissime, i vini dolci presentano solitamente espressioni gusto-olfattive di grande complessità e persistenza. La dolcezza contribuisce a esaltarne il fascino, ma al tempo stesso anche a complicarne la degustazione e l’abbinamento.
Il cosiddetto abbinamento per concordanza, ovvero di un piatto dolce al vino dolce, non si dimostra sempre quello ideale. Dolcezza su dolcezza potrebbe risultare stucchevole. L’accostamento con un piatto salato può invece riservare grandi sorprese. Il gusto amaro, il salato, la grassezza possono stimolare nuovi abbinamenti e aprire nuove frontiere eno-gastronomiche.
Un Premio quindi al giovane chef che saprà creare il miglior piatto, diventando esempio e stimolo di ulteriori elaborazioni per altri colleghi.
Maculan Vignaioli

Il nome di Maculan è sempre stato legato al mondo dei vini dolci. Si deve a Fausto Maculan se, a partire dagli anni Ottanta, un vino della tradizione contadina è stato accolto nel novero dei grandi vini italiani. Parliamo ovviamente del Torcolato, vino prodotto con l’uva autoctona Vespaiola sulle colline di Breganze dopo un lungo appassimento.
Al Torcolato si è presto affiancato Acini Nobili, prodotto con la stessa vespaiola ma attaccata dalla muffa nobile, ovvero la Botrytis Cinerea. Quindi Dindarello, a base di Moscato Giallo e Madoro, vino passito rosso prodotto con Marzemino e Cabernet Sauvignon.
Vini eleganti, sobri, potenti. Ma al tempo stesso sempre godibili, capaci di conquistare già al primo incontro. Un lusso che si potrebbe definire accessibile a tutti i palati. Vini che segnano uno stile con cui Maculan si è fatto conoscere e apprezzare in tutto il mondo.
Partner dell’evento:
